AMELIA

Quattrocchio di Roma e d'Amelia. Arma: "D'oro con un'aquila nera ed un triangolo partito in canaletto, la parte superiore d'oro con quattro occhi umani dei propri colori, l'inferiore rombeggiata di rosso e d'oro". Antichi e nobili Signori di Roma - (come da Catalogo Romani de Calvis di Alphonsus Ceccarelli - ex libro manoscritto di Guglielmo Cardelli e Fanutio Campana in Biblioteca Vaticana "Paulus de Quattuor Oculis" in registro Nicolai Laurentij de seguacibus tribunij - Papa Urbano VI - (anno 1382) e Nobili moderni di Amelia.

Titolo nobiliare:Antichi e Nobili Signori di Roma- Conti Palatini - Cavalieri Aurati.

Anno 1618 – Nel “Liber Mortuorum” della Parrocchia di S. Sebastiano di Amelia e' registrata Caterina figlia di Quattrocchi.
Anno 1639 – Nel “Liber Mortuorum” della Parrocchia di S. Sebastiano di Amelia in data 1 settembre 1639 e' registrato “Bernardinus filius Petri Corradi de Quattrocchi
Anno 1643 – Nel “Liber Matrimoniorum” della Parrocchia di S. Sebastiano di Amelia e' registrato il matrimonio di Cispia Corradi de Quattrocchi.
Anno 1668 – Nel “Liber Matrimoniorum” della Parrocchia di S. Lucia di Amelia e' registrato il matrimonio di Agata figlia di Nunzio Quattrocchi.

 

Gualdi Francesco e Gigli Costantino: Cognomi et armi delle nobili famiglie della città di Amelia.
FV, cart. in-4, sec. XVII, n. 8250, a e. 144.

Sono Quarantasette Stemmi Acquarellati, messi due per foglio, con brevi notizie e descrizione delle armi delle seguenti famiglie: Clementini, Cornacchini de Sandri, Corradi, Colonna, Cresolina, Delfina, Farratina, Garnolfìna, Geraldina del Priore, Geraldina del Regente, Geraldina Catenacci, Geraldina anticamente detta d'Oliva, Geraldoccia, Internobili, Lanza, Laureila, Leonina, Locarina, Machiabea, Magistri, Mandosia, Mareri, Naccia, Nina, Novella Dettosa, Orsina, Petrignani, Petrucci, Quattrocchi, Ragani, Rasi, Roscia, Rossi Baccetti, Sandria, Savella, Sturba, Vannicella, Vatella, Vetria, Vulpia, Zeffira, Zuccante.

STATUTO AGRARIO DELLA CITTÀ' DI AMELIA AVENTE PRINCIPIO COLL'ANNO 1578 E LEGGI PROGRESSIVE DI CAMBIAMENTO

22 - Il Conduttore è obbligato a vendere il sale a un Baiocco per libra dopo averlo prelevato e pagato alla R.C.A.
23 - Il Conduttore Evangelista Maccabei approva i capitoli e dichiara di non avere soci e in caso di infermità delega Corrado Corradi e Dozio Leonini e si impegna a pagare alla Mag.tura Scudi 162 ogni anno compresi i 40 Scudi che deve riscuotere dai Castelli.
24 - Se non osservasse i Capitoli è tenuto a pagare la penale di 100 Scudi.

Che gli Illustrissimi Signori Anziani siano Giudici per tutte le eventuali controversie. Capitoli del Camerlengato fatti dai Deputati Benedetto Mandosi, Pietro Corrado de Quattrocchi, Domenico Venturelli e Franco Geraldini, inc.ti il 21 giu. 1654 dal Cons. Gen.le. In primis il Camerlengo pro tempore sia obbligato a rendere conto, secondo la Bolla De bono regimine a pagare tanto i Pesi camerali che i salariati e altri.
2° - Che sia obbligato a riscuotere tutte le gabelle e altri proventi come annotati nel libro che gli sarà consegnato, eccetto coloro non debbano pagare per il medico e il chirurgo per non servirsene;
3° - che abbia l'autorità a riscuotere anche verso coloro che non paghino, con l'aiuto del Gov.re, degli Anziani e del Bargello; .....

 

GIOVANNI SPAGNOLI - Il 2 Marzo 1411 viene trascritta nel registro delle riformanze la lettera liberatoria inviata dal Camerario della Città di Roma Pietro Tregiesani in data 21 Febbraio e redatta dal notaio camerale Filippo Venacci con la quale si dà atto che la Città di Amelia ha partecipato con "quatuor equestres ludentes ante palatium Campidolij cum bampnerijs" quattro giostratori a cavallo, ai giochi (del Testaccio) dinanzi al palazzo del Campidoglio, con bandiere e quanto altro occorrente "prout annuatim tenentur et secundum nostre et consuetudinem Urbis" come annualmente si svolgono e secondo la consuetudine nostra e della Città di Roma. (2006)
2 - Giunge agli Anziani una lettera inviata il 2 Marzo 1498 dal Legato Cardinale Giovanni B. Savelli, con la quale si riferisce che il papa è fuori di sé, perché gli è stato riferito che Lugnano si contenta di restare sotto Bartolomeo d’Alviano. Consiglia che Lugnano mandi dal papa due ambasciatori per chiarirgli le idee. Eccone il tenore:

“Le V. M. S. non se meraveglieno si de po (dopo) la partita (partenza) del vostro Ambasciatore de qui le cose de Lugnano non sondo (sono) state exequite (andate) secondo fo ordinato; che la casione è stata che ala S.tà de N. S.re è stato dicto che la Communità de Lugnano se contentaria essere socto lu dominio de Bartolomeo de Alviano; de che S. S.tà se meravegliava et è fora de ogne voluntà et intentione de S. Beatitudine; onde exhortamo V. M. vogliano persudere ad cuilli homini (che) mandeno qui doy massari in nome de quella Communità, ad dechiarare (chiarire) la mente de S. S.tà (di) non volere (restare) socto tale dominio et subito serremo expediti secundo fo ordinato. Et bene valeant (stiano bene) M.V.”.

A distanza di appena cinque anni, ridotti i Lugnanesi alla ragione ed imprigionati sotto accusa di tradimento, nelle riformanze, sotto la data del 2 Marzo 1503, è riportato l’ordine del Commissario del Duca Borgia, Gabriele de Carminanti, con il quale lo stesso “commisit et imposuit” diede incarico e comandò al socio milite del podestà -che, all’epoca, doveva essere Pietro Lupi di Piombino- “ut examinet captos de Luganno super proditione dicti castri Lugnani et illos culpabiles repertos Jure medio puniat” di esaminare i prigionieri Lugnanesi circa il tradimento posto in essere dal detto Castello e di punire, per mezzo della legge, quelli di loro trovati colpevoli. Circa quel “mezzo”, è illuminante quanto vergato a margine dal Cancelliere, che recita: “Licentia torquendi Captos de Lugnano”: in parole povere, gl’infelici Lugnannesi potevano venir liberamente sottoposti a tortura! (2010)

21 - Nel consiglio decemvirale del 21 Marzo 1610, si propone di aggiungere “ne li capitoli del Macello, un capitolo che li Macellari non possino dar per giunta le teste d’agnelli et castrati, ma le vendino intiere”.

Nel maggior consiglio riunitosi lo stesso giorno, si propone l’approvazione “de la deliberatione fatta de la vendita de la legna de la bandita di Montepiglio a candela (cioè fatta col sistema della candela vergine) hoggi ad Honofrio Armilleo per prezzo di 170 scudi in denari, et un boccale et un baccile d’argento di prezzo de Cento ducati, con segurtà di Messer Pietro Corrado de Quattrocchi, con li capitoli da lui dati et si faccino tutte le scritture che bisogna”. (2008)

DIZIONARIO TOPOGRAFICO DEI COMUNI COMPRESI ENTRO I CONFINI NATURALI D'ITALIA
di Attilio Zuccagni-Orlandini - 1861

AMELIA: (Umbria). Prov. d'Umbria ; circond. di Terni ; Mand. di Amelia. Sovrabbonda principalmente il suo territorio di vigne, dalle quali si ottiene la così detta Uva corneta tenuta fra le migliori specie che vegetino in Italia : sono altresì copiosi i prodotti in cereali ed olio ; dei fichi poi gli abitanti fanno molto commercio.Il capoluogo è città vescovile, che siede in un colle bagnato alle falde dal Tevere. Pretendesi da alcuni storici che fosse costruita tredici secoli prima dell'era volgare : è certamente molto antica, e basti a provarlo che in essa ebbe i natali quel Sesto Roscio Amerino distinto comico ai tempi di Terenzio e di Cicerone. Augusto ne aveva repartito il territorio tra i veterani che si erano più distinti nelle guerre della Repubblica. Nei bassi tempi gli abitanti si governarono a comune, ma essendo rimasti involti nelle fazioni che laceravano in quel tempo tutta l'Umbria, le loro forze vennero a indebolirsi, ed il Papato ne profittò assoggettando nel secolo XVI questo territorio al suo dominio. Tra i suoi vescovi si distinsero un Nacci e due Ferrati, dottissimi e nativi della città: meritano altresì special menzione i due poeti del Secolo XV. Angelo ed Alessandro Gerardini. Ai tempi nostri, e segnatamente nel 1832 molto sofferse dai guasti che le recò un fittissimo terremoto. Popolazione. n. 6124. anno 1861.

GUBBIO

Disegnato da Gilberto Quattrocchio

ARMA: d'argento a due fasce di rosso caricate ognuna di due occhi umani al naturale, con la campagna di verde, al monte di tre cime, ordinate in fascia, d'oro. (Frascarelli)

Rivista arcaldica di Rome (City). Collegio araldico - 1905

Pagina 52 - Cognomi et armi gentilizie delle famiglie nobili delle città di Gubbio e Amelia.... Quattrocchi, Ragani, Rasi, Roscia, Rossi Baccetti, Sandria, Savella, ...

DIZIONARIO TOPOGRAFICO DEI COMUNI COMPRESI ENTRO I CONFINI NATURALI D'ITALIA
di Attilio Zuccagni-Orlandini - 1861

GUBBIO (Umbria). Prov. d'Umbria ; circon.di Perugia ; mand. di Gubbio. In ridente vallata, alle falde di un monte dalle cui pendici scendono le acque del Tevere, siede Gubbio. Se il comunale palazzo non ha meriti architettonici, ne ha per comprovare in esso le tanto rinomate Tavole Eugubine che se il divino Alighieri trovò in Gubbio ospitale asilo presso un tal Bosone, conte Gabrielli Potestà di Firenze, discendente della distinta famiglia dei Gabrielli di Gubbio; aveva precedentemente pronunciato contro di esso ingiusta e barbara sentenza. Fu patria Gubbio dell'autore della Ciucide, Gian Francesco Lazzarelli, non che dell'altro poeta Antonio Abati, e fu per opera di Oderigi da Gubbio che l'arte del miniare saliva al perfezionamento. Popolazione: 21,360.

DONNA PARADISO DI JACOPONE DA TODI

Letto e interpretato da Paolo Demanincor - Musica Gilberto Quattrocchio (free download mp3)


CAPITANI VENTURIERI UMBRIA - Libro scritto ed illustrato da Ariodante Fabretti

La signorìa di Borgo San Sepolcro poteva fargli strada a quella di Città di Castello. I Fiorentini ne pigliaron sospetto , e mandaronvi Lionello Michelotti , prode popolano perugino ; ma per non esser tenuti autori di questa cavalcata dissero che Lionello partivasi da loro non contento del soldo, creditore anzi di 7000 fiorini. Penetrando il Michelotti nel territorio di Città di Castello , i Perugini vi spìnsero incontanente le lor soldatesche, rinforzando i presidii di Montone, affortificarono le altre terre divote a Nicolò F'ortebracci. Pericolava la patria all'avvicinarsi un fuoruscito , duce di trecento cavalli e d' egual numero di fanti. Ned era egli solo. Rannieri del Frogia dianzi soldato de'Fiorentini, ed ora (siccome dicevasi ) del conte di Montefeltro, accostavasi al Borgo di san-Sepolcro: aveva i suoi partegiani nel contado di Perugia; e guadagnavasi Brizio Quattrocchi dal Monte Fontegiano e Biagio da Monte-Colognola per far suo il forte castello del Monte sulle rive del nostro lago. I traditori perdevano il capo a Perugia nel 15 novembre 1432: a Ranieri del Frogia furon sopra alcuni fanti e dugento cavalli mandati da Buggero d' Amignolla , e dilungaronlo dalle vicinanze di Borgo san Sepolcro.

1433

Passa al soldo di Guidantonio da Montefeltro. Il Fortebraccio si impadronisce di Borgo San Sepolcro (Sansepolcro): si avvicina al centro con alcuni perugini, al fine di avere per trattato il forte castello di Monte Fontegiano, sulle rive del Trasimeno: gli aderenti al complotto (Brizio di Quattrocchi e Biagio da Monticolo) sono scoperti; catturati, saranno decapitati a Perugia due mesi dopo. Il Frogia è, invece, assalito nottetempo nei pressi di Sansepolcro e viene messo in fuga da alcuni fanti e da 200 cavalli, usciti dalla città con Ruggero d’Antignola.
I nemici del comune di Perugia eran molti, e tutti fuorusciti. Fin da quando Braccio Fortebracci vinse i Raspanti e distrusse il governo popolare. Il nostro A. ne' precedenti paragrafi ha ricordalo altri nomi di banditi e ribelli , dopo la pace con Martino V. Nomina vero rebelltam, conflnatorum et absentalorum occasione statuì, funi hec, : Sighinolfus, Eganus Michelocti de lUichiloclis ; Ludovicus Michelozii di li Micheloctl, il ftlii ti nepotet; Tinctus Roberti de Micheloctis ; Leonellus et Alexander Teoderigi de Michelocti ; Gaspar Niculay Ceccolini ; Batlholomeui Mattali Marciarius P. S. ; Tolta, ; fìicholaut ser Antonii dirti Busta diete porte ; Gaspar Multaceli ; Maciullus pictor ; Stefanus Ranaldi alias de Zoppasoda ; Gaspar Angeli Dadarei ; Perui lohannes Petri Baldutii ; Gaspar Lodovici; Antonini Simoitis dieta Minfinite ; Battista Beccatelli (te Berculin ; lohannes Pelrutii alias de la Benedicta 5 5 5; ---Antonius Interdicti alias Quattrocchi----
-diete manforte.

 

NUOVI TERZIARI FRANCESCANI Ordine Francescano Secolare di Assisi.. Molti segni e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone


La storia dell'attuale fraternità di Fonte Colombo ha inizio nel 1994, con un numero esiguo di persone in ricerca vocazionale, accolte ed accompagnate con cura, premura ed affetto dalla fraternità OFM del santuario. Si ritrovavano spesso ad avere i loro incontri, sotto il porticato antistante il Santuario, e parlando del Tempio di Gerusalemme che aveva un Portico chiamato di Salomone dove, come riportato negli "Atti degli Apostoli" , Gesù e gli Apostoli erano soliti passeggiare, ecco che quando nel 1999 decisero di erigersi a fraternità Secolare, ed eleggere il primo Consiglio di Fraternità, scelsero come nome appunto "Il Portico di Salomone". Nel Giugno del 2002 aderì in totale obbedienza al processo di unificazione dell'OFS.
Giovedì 17 nov. ‘05, giorno in cui la Chiesa festeggia S. Elisabetta d’Ungheria, nella Chiesa della Sacra Famiglia, alle h. 18.00, riunita tutta la Comunità dell’Ofs (Ordine Francescano Secolare), meglio conosciuto come Terz’Ordine Francescano, per partecipare alla Santa Messa concelebrata da P. Gianrico, viceparroco e presidente dei Frati concelebranti. Presenti, tra gli altri, i massimi esponenti dell’Ofs: Maria Rossi, ministra; e Flaminio Quattrocchi, vice ministro; molti rappresentanti della Gifra (Gioventù Francescana) e degli Araldini di S. Francesco. Nel corso della quale sono stati nominati i seguenti nuovi Terziari Francescani, nelle persone di: Grazia Del Buono, Mario Crafa, Anna Maria Fucci, Anna Meola, Damiano Scocca. Dopodiché ha fatto seguito, nel refettorio del convento, un simpatico momento conviviale e di agape francescana.

CONDOTTIERI DI VENTURA - RANIERI VIBI DEL FROGIA (Rinieri da Perugia, Ranieri Alfrosio) Di Perugia.

1407 Mag. Fermo Comp. ventura 50 cavalli Marche - Milita al soldo del signore di Fermo Ludovico Migliorati contro Braccio di Montone. Messo con 50 cavalli alla guardia di Castiglione, presso Rocca Contrada (Arcevia), vi è catturato dagli avversari. Liberato, ritorna da Ludovico Migliorati. E’ fatto incarcerare dal signore di Fermo.

1424 Giu. Chiesa Re d’Aragona Abruzzi
Partecipa alla battaglia di L’Aquila dove ha il comando della dodicesima schiera con Lionello e Ludovico dei Michelotti.

1425 Umbria Viene bandito dai perugini perché appartenente al partito dei raspanti.
Autunno Comp. ventura Perugia Si unisce con i Michelotti ed altri perugini e combatte Perugia.

1426 Mar. Firenze Milano 60 lance Lombardia
1428 Ago. Bologna Chiesa Emilia - Assedia per un mese Castel San Pietro Terme.
Sett. Città di Castello Chiesa Emilia
Affrontato da Micheletto Attendolo e da Niccolò da Tolentino lascia il campo con Luigi da San Severino, Ludovico e Lionello dei Michelotti ed Angelo di Roncone. Incendiati gli accampamenti, si sposta a San Giovanni in Persiceto e si fortifica intorno alla rocca per impedire che i difensori ricevano soccorsi. Allo scadere della ferma si porta alla difesa di Città di Castello con i due Michelotti.

1430 Gen. Chiesa Emilia - Feb. Lucca Firenze 400 cavalli e 150 fanti Emilia . Milita agli stipendi del papa Martino V. Il legato pontificio lo allontana da Bologna perché sospettato di agevolare la rivolta popolare ai danni dello stato della Chiesa. Giunge a Mirandola dove, su pressione del duca di Milano Filippo Maria Visconti, passa al soldo del signore di Lucca Paolo Guinigi contro i fiorentini, comandati da Niccolò Fortebraccio suo nemico personale.

Mar. Emilia e Romagna - Giunge a Bazzano; la sua marcia viene bloccata a Castiglione da Pietro Paolo da Terni e da Rodolfo Oddi. Entra nel forlivese con Luigi Cane, Tolomeo da Subiaco e Pigliardo da Faenza; si ferma ad Oriolo (Riolo Terme) ed assale la fortezza. Corrotto da Salvestro dei Medici si accorda con i fiorentini e fa ritirare i fanti che sono ai suoi ordini: gli altri capitani, vista l’inanità dei loro sforzi, devono desistere dall’ impresa.

Apr. Romagna - Si trova a Castrocaro Terme.

Mag. Comp. ventura Rimini Toscana Romagna e Marche
Si sposta nel lucchese e conduce un’aspra guerra contro gli avversari. Con Bernardino degli Ubaldini della Carda non interviene a favore di Niccolò Fortebraccio quando i lucchesi assalgono la bastia di Treponti fatta costruire dallo stesso Fortebraccio. Allontanato, si unisce con Sante Carillo, Andrea della Serra e Luca da Castello; sotto lo specioso pretesto di ubbidire agli ordini del concilio di Basilea (in realtà su incarico di Guidantonio da Montefeltro e di Galeazzo Malatesta) muove contro Sigismondo Pandolfo Malatesta. Mette a sacco il riminese e si trasferisce in Val di Marecchia.

Giu. Marche - Giunge a Carpolò. Viene assalito di sorpresa e sconfitto da Sigismondo Pandolfo Malatesta a Serrungarina.

Lug. Firenze Lucca Toscana - Al comando di 800 cavalli difende con efficacia Pescia dagli attacchi di Francesco Sforza; assedia Montecarlo finché è costretto dal capitano avversario a riparare a Ripafratta con Niccolò Fortebraccio.

Dic. Toscana - Partecipa alla battaglia del Serchio contro Niccolò Piccinino; fatto prigioniero, è condotto a Lucca.

1431 ………….. Toscana - Alla difesa di Pisa con 150 lance e 150 fanti.

Lug. Toscana - E’ scoperto in Pisa un trattato a favore dei viscontei, teso ad uccidere Ranieri Vibi del Frogia ed a consegnare agli avversari la porta sorvegliata dalla sua compagnia. Vengono impiccati sei congiurati.

1432 Mar. Toscana - I perugini concedono ai fiorentini notevoli quantità di frumento alla condizione che Ranieri Vibi del Frogia possa essere ucciso da propri sicari senza con questo subire alcuna rappresaglia. Informato delle trattative, il condottiero fugge a Siena con soli otto cavalli.

Mag. Pesaro Chiesa Marche - Staziona con Bernardino degli Ubaldini della Carda e Galeazzo Malatesta nel pesarese contro i pontifici. Filippo Maria Visconti fa loro avere 12000 ducati; Ranieri Vibi del Frogia scorre nel territorio.

Giu. Firenze Siena Toscana - Partecipa con l’Attaccabriga alla battaglia della torre di San Romano.

Sett. Urbino Fortebraccio - Passa al soldo di Guidantonio da Montefeltro. Niccolò Fortebraccio occupa Borgo San Sepolcro (Sansepolcro): Ranieri Vibi del Frogia si avvicina a tale centro con alcuni perugini per avere per trattato il forte castello di Monte Fontegiano sulle rive del Trasimeno. Gli aderenti al complotto (Brizio di Quattrocchi e Biagio da Monticolo) sono scoperti; catturati saranno decapitati a Perugia due mesi dopo. Ranieri Vibi Frogia viene, invece, assalito di notte nei pressi di Sansepolcro; è messo in fuga da alcuni fanti e da 200 cavalli usciti dalla città con Ruggero d’Antignola.

1433 Pesaro Marche - Con Lionello dei Michelotti difende vanamente Pesaro dall’ assalto portatovi da Carlo Malatesta.

1434 Estate Sforza Chiesa Marche - Giunge a Serravalle di Chienti con Lionello dei Michelotti: i perugini fanno pressione su Francesco Sforza affinché licenzi i due capitani.

Ott. Marche - Coadiuva Francesco Sforza alla conquista di Camerino. Nella città sono uccisi dieci membri della famiglia da Varano. Si salva il solo Giulio Cesare.

Nov. Comp. ventura Perugia Umbria - Lascia la marca di Ancona; con Lionello e Ludovico dei Michelotti raggiunge Gualdo Tadino e minaccia una volta di più Perugia.

1439 Venezia Milano 600 cavalli - 1440 Muore.


Indice
America del Nord Quattrocchio e Quattrocchi
America del Sud Quattrocchio e Quattrocchi

Araldica Quattrocchio Quattrocchi
Basilicata Quattrocchio Quattrocchi
Biografia Gilberto Quattrocchio
Calabria Quattrocchio Quattrocchi
Campania Quattrocchio Quattrocchi
Curiosita Quattrocchio Quattrocchi
Emilia Ferrara Quattrocchio Quattrocchi
Esempi di genealogie disinvolte
Francia-Tunisia Quattrocchio Quattrocchi
I miei genitori: Gildo Quattrocchio e Emanuela Cuomo
Liguria Quattrocchio Quattrocchi
Lombardia Quattrocchio Quattrocchi
Marche Quattrocchio Quattrocchi
Piemonte Quattrocchio Quattrocchi
Puglia Quattrocchio Quattrocchi
Lazio Quattrocchio Quattrocchi
Roma Quattrocchio Quattrocchi
Roma Famiglie imparentate con Quattrocchio Quattrocchi
Roma curiosità Quattrocchio Quattrocchi
Sator-Cistercensi-Terdona-storia e mito
Sicilia Quattrocchio Quattrocchi
Simboli Quattrocchio Quattrocchi
Toscana Quattrocchio Quattrocchi
Umbria Quattrocchio Quattrocchi
Veneto Quattrocchio Quattrocchi
Quattrocchio Quattrocchi nel terzo millennio

Spanish and English text Quattrocchio Quattrocchi

 

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