NOTIZIE E FOTO DI MIO PADRE GILDO QUATTROCCHIO
E DI MIA MADRE EMANUELA CUOMO
Gildo Quattrocchio nato a Spinetta Marengo (Alessandria) il 22.02.1915 figlio di Domenico Quattrocchio - (fu Pietro - fu Domenico) - e Rosa Pagella.
TRIBUNA ARALDICA - GENOVA 1970
QUATTROCCHIO - Di rosso, a quattro occhi al naturale posti in fascia uno accanto all'altro; alla campagna troncata cuneata di nero e d'argento di 14 pezzi; al capo d'azzurro caricato di un giglio d'oro accostato da due ferri di picca d'argento. Un ramo è rappresentato dal cap. Gildo fu Domenico quondam Pietro.
Dal
1932 al 34 frequenta la Regia Scuola Meccanici di Venezia, a giugno del 1934
si imbarca sul cacciatorpediniere "Il Dardo",
a dicembre 1934 è a bordo dell'esploratore "Venezia";
nel 1935 viene scelto come sottufficiale di macchina a bordo dell'incrociatore
"R. Montecuccoli". Il motto del condottiero
Montecuccoli, vincitore della battaglia di Lepanto, recita "CENTUM OCULI".
E' aneddoto
conosciuto che durante il bombardamento del porto di Taranto, l'incrociatore
Montecuccoli fu colpito da una bomba che penetrò la stanza degli ufficiali
e una scheggia colpi' il quadro raffigurante Raimondo Montecuccoli, asportando
la sola lettera "O" del motto.
Dopo la seconda guerra mondiale, viene chiamato a terra da "Supermarina" a dirigere il gigantesco garage della Marina a Roma(nel caos). Nel 1947 conosce mia madre Emanuela Cuomo.Nel 1949 si sposano e va in pensione dalla Marina Militare . Accetta l'incarico di Capo Reparto alla Squibb - settore di produzione della penicillina - dove, i processi estrattivi creavano nell'impianto depositi di condensa obbligando la Squibb a quotidiani interventi sugli impianti. Mio padre Gildo, già collaudato esperto di meccanica e di sistemi di condizionamento, propose e realizzò una opportuna modifica alle tubature soggette a sbalzi di temperatura che consentì un ciclo produttivo continuo per una settimana. Questo diede un grosso incremento alla produzione, rendendo i costi del prezioso medicamento assai più accessibili. Nonostante le soddisfazioni, i dieci anni di "lungo imbarco" sul Montecuccoli lo avevano abituato a ritmi diversi da quelli terrestri.
FAMIGLIA COMO O CUOMO
Famiglia napoletana le cui origini risalgono
al XIII secolo.
Arma: d'azzurro
al crescente montante d'argento, accompagnato da tre stelle d'oro, due in capo
e una in punta.
Il richiamo del mare è così forte che nel 1951 accetta l'incarico dell'Armatore Fratelli d'Amico di Genova, poi con Pilsen, di imbarcarsi come primo ufficiale sulle rotte tra l'America e il Sud America su navi passeggeri. Passato al grado di "direttore di macchina" viaggia innumerevoli volte in tutto il mondo chiamato da vari armatori . Nel 1955 riceve dall'Armatore Fratelli d'Amico l'incarico di trasformare i motori di due navi da carico da carbone in turbine presso i Cantieri di Trieste (lavori conclusi prima della data stabilita, con tempi dimezzati). Dal 1956 i Fratelli d'Amico gli affidano l'incarico di effettuare molti viaggi su navi diverse. In seguito la compagnia Tirrenia gli dà incarico di seguire i lavori della trasformazione di una nave da sbarco inglese in un traghetto. Al termine dei lavori accetta l'incarico di "direttore di macchina" sul nuovo traghetto "Elbano I°" (Compagnia Sarda Navigazione Marittima) con rotta Genova-Olbia e Piombino-Olbia che gli permette maggiori possibilità di contatti con la famiglia (avendo diritto il comandante e il direttore di macchina - pari grado - di avere a disposizione delle cabine per ospitare la famiglia) fino alla pensione (1969).
Papà Gildo in pensione coltiva i suoi interessi enciclopedici e dal 1970 si dedica, con passione , alle ricerche genealogiche riguardanti la nostra Famiglia.
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